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Shirin Ebadi - Premio Nobel per la Pace 2003
Premio Città di Ferrara per i Diritti Umani 2004

Shirin Ebadi

Laureata nel 1969 in legge all'università di Teheran, Shirin Ebadi cominciò a lavorare come giudice, arrivando a ricoprire la carica di una sezione del tribunale della capitale iraniana. Dopo la rivoluzione islamica, nel 1979, le donne furono escluse dalla magistratura e quindi Ebadi cominciò l'attività di avvocato, oltre che di scrittrice di libri e trattati sui diritti umani e in particolare sui diritti dei bambini. Diversi dei suoi testi sono stati tradotti in inglese. E' stata tra i fondatori dell'associazione per la protezione dei diritti dei bambini in Iran, di cui è ancora una dirigente. E' stata avvocato di parte civile nel processo ad alcuni agenti dei servizi segreti, poi condannati per aver ucciso, nel 1998, il dissidente Dariush Forouhar e sua moglie.

Ha patrocinato le famiglie di alcuni scrittori e intellettuali uccisi nel 1998-99. Perseguitata a causa delle indagini che stava svolgendo, nel 2000 è stata sottoposta a un processo segreto per aver prodotto e diffuso una videocassetta sulla repressione anti-studentesca del luglio 1999.

Nel 2000 ha partecipato ad una conferenza a Berlino sul processo di democratizzazione in Iran, organizzata da una fondazione vicina ai Verdi tedeschi, che provocò grande clamore e la pronta reazione dei poteri conservatori a Teheran, che arrestarono diversi dei partecipanti al loro ritorno in Iran. Ebadi, che è l'undicesima donna a vincere il Premio dalla sua nascita nel 1901, è stata scelta tra 165 candidati, incluso Papa Giovanni Paolo II e l'ex presidente ceco Valclav Havel.

Shirin Ebadi

"La giurista iraniana - spiega la motivazione del Comitato norvegese per il Nobel - è nota, sia come ricercatrice sia come attivista, per promuovere soluzioni pacifiche e democratiche a problemi seri nella società. Come avvocato, giudice, conferenziere, scrittore e attivista, ha parlato sempre con grande forza e chiarezza nel suo paese, l'Iran, e molto al di là delle sue frontiere. Si è distinta come una seria professionista, una persona coraggiosa, e non ha mai ceduto alle minacce contro la sua sicurezza. La sua arena principale è la battaglia per i diritti umani fondamentali, e nessuna società merita di essere definita civilizzata, se i diritti delle donne e dei bambini non vengono rispettati. Ebadi é una musulmana responsabile. Non vede alcun conflitto tra l'Islam e i diritti umani fondamentali. Per lei è importante che il dialogo tra differenti culture e religioni del mondo prenda come punto di partenza i loro valori comuni".

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Centro Studi "G.Donati" - Bologna
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