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AGENDA 2006 - INDICE
  • Lu 27/02/06 - Conferenza - COSA FARO' DA PICCOLO? - Josep Zerpa (NATs Venezuela); Jose Antonio Navas (NATs Venezuela)
  • Ma 21/03/06 - Conferenza - NORD UGANDA - Fermiamo il genocidio! - Prisca Ojok Auma, Dorina Tadiello, Laura Cerati
  • Ma 04/04/06 - Conferenza - CONSUMANDO CI CONSUMIAMO - Nuovi stili di vita, commercio equo e solidale, gruppi di acquisto solidale - Francuccio GESUALDI
  • Do 14/05/06 - Convegno - AFROSCOPIA - Indagine su un continente al di sotto di ogni sospetto - Organizza AMANI
  • Ma 23/05/06 - Conferenza - AFRICA - il continente delle guerre dimenticate - Marc KARANGAZE, Achille LODOVISI
  • Sa 30/07/06 - Partenza VIAGGIO UNIVERSITARIO IN AFRICA - Tanzania e Kenya
  • Ve 13/10/06 - Conferenza - Alex ZANOTELLI commenta il Vangelo di Luca
  • Ma 24/10/06 - Conferenza - IL TERRORISMO DEI POPOLI - Paolo BARNARD, Carlo GUBITOSA
  • Gi 09/11/06 - Conferenza (AMANI) - SCOMMESSA SUDAN - Mary James KUKU, Anna Maria GENTILI, Bruna SIRONI
  • Sa 16/12/06 - TENDA DELLA SOLIDARIETA' - La TENDA di Natale in Piazza Ravegnana - Bologna



  • Lunedì 27 Febbraio 2006 - Conferenza
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    Dal Foro Sociale Mondiale di Caracas verso Bologna.
    Esperienze di Partecipazione a confronto.
    Un importante appuntamento proposto dall'associazione NATs di Bologna per ascoltare le testimonianze dei bambini e adolescenti lavoratori venezuelani.

    Lavoro minorile = sfruttamento ?
    I mass media ricordano che ogni giorno milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare: poverta', analfabetismo, sfruttamento sono causa ed effetto di questa situazione.
    La risposta che viene suggerita e': piu' regole, piu' controlli e piu' giustizia per consentire ad ogni bambino di poter giocare e andare a scuola.

    Esiste anche un'altra risposta:


    LUNEDI' 27 FEBBRAIO 2006 - ore 21 - Aula di Istologia - via Belmeloro 8 - Bologna


    COSA FARO' DA PICCOLO?

    Lavoro minorile: dove finisce lo sfruttamento ed inizia il lavoro degno?

    Dal Venezuela esperienze e proposte dei bambini e adolescenti lavoratori
    intervengono
    Josep Zerpa 15 anni, venditore di verdura al mercato
    Jose Antonio Navas educatore


    I NATs sono movimenti autogestiti di bambini e adolescenti che lavorano.
    Queste organizzazioni lottano contro ogni forma di sfruttamento economico dei minori, pur essendo contrarie ad un'abolizione del lavoro infantile assoluta ed indifferenziata.
    Per i NATs il lavoro, quando svolto in condizioni di diritto e dignita', con modalita' che non ledano lo sviluppo fisico e psicologico e l'integrazione sociale del minore, puo' essere un mezzo di sviluppo e crescita del soggetto, anche se si tratta di un bambino.
    Con la consapevolezza che il lavoro minorile e' un fenomeno complesso da affrontare in modo approfondito e critico, anche e soprattutto rispetto alle possibili soluzioni, l'associazione bolognese NATs da anni cerca di sostenere i movimenti NATs e di diffondere in Italia la conoscenza della loro esperienza.

    A cura dell'Associazione NATs - Bologna
    Con il contributo di VOLABO

    Martedì 21 Marzo 2006 - Conferenza
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    MARTEDI' 21 MARZO 2006 - ore 21 - Aula di Istologia - via Belmeloro 8 - Bologna


    NORD UGANDA
    Fermiamo il genocidio

    Relatori
    Prisca Ojok Auma Ugandese Acholi, Associazione “Insieme si può”
    Dorina Tadiello Missionaria Comboniana
    Laura Cerati Educatrice alla teatralità, CMM-Centro Missionario Magentino



    a cura dell'Associazione Studentesca
    Centro Studi "G.Donati" - Bologna

    in collaborazione con
    Giovani Impegno Missionario
    Good Samaritan
    Operazione Colomba - Associazione Papa Giovanni XXIII
    Percorsi di Pace

    Scarica il foglio informativo sul Nord Uganda (formato Acrobat, 172Kb)

    Scarica il volantino della conferenza (formato Acrobat, 27Kb)


    Martedì 4 Aprile 2006 - Conferenza
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    “Vai al supermercato, prendi un pacchetto di spaghetti e senza volere finanzi l’industria degli armamenti perché la multinazionale da cui compri possiede anche delle fabbriche di armi. Oppure acquisti un barattolo di pelati e contribuisci allo sfruttamento dei braccianti africani perché la multinazionale da cui compri possiede anche delle piantagioni di ananas. In altre parole ogni volta che compri alla cieca puoi trasformarti in un complice di imprese che inquinano, che sfruttano, che evadono le tasse, che maltrattano gli animali o che compiono molti altri misfatti. Ma se vuoi il tuo consumo può trasformarsi in un’arma potente per indurre le imprese a comportamenti più corretti da un punto di vista sociale e ambientale. Le strategie si chiamano boicottaggio, consumo critico, commercio equo e solidale, marchi di garanzia e, perché no, sobrietà”
    F. Gesualdi, da Manuale per un consumo responsabile, Feltrinelli, Milano, 1999.

    Il mercato dell’abbigliamento in particolare è inondato da prodotti diversi per colore, stile, marca e qualità, ma quasi tutti uguali per le condizioni di lavoro ingiuste, umilianti e oppressive in cui sono realizzati. È quindi estremamente difficile applicare il consumo critico, perché le imprese seguono la stessa strategia: delocalizzare la produzione in paesi in cui lo sfruttamento del lavoro minorile, il divieto di organizzazione sindacale, i salari al di sotto della soglia di povertà e le condizioni di lavoro disumane e insalubri sono all’ordine del giorno. D’altro canto, le esperienze del commercio equo in materia di abbigliamento sono appena agli esordi o in fase di perfezionamento.
    Come fare, allora, per non rendersi più complici dello sfruttamento che si cela dietro a ciò che indossiamo ogni giorno?

    L’obiettivo della serata è quello di far conoscere la complessità dell’argomento e fornire ogni possibile traccia per poter orientare gli acquisti verso prodotti ottenuti nel rispetto dei diritti, dell’equità, della sostenibilità. Tenendo presente che, soprattutto nel campo dell’abbigliamento e delle calzature, la prima e forse unica vera arma finora nelle mani dei consumatori per contrastare lo strapotere delle multinazionali è l’essenzialità, ovvero ridurre i consumi.



    MARTEDI' 4 APRILE 2006 - ore 21 - Aula di Istologia - via Belmeloro 8 - Bologna

    CONSUMANDO CI CONSUMIAMO
    Nuovi stili di vita, commercio equo e solidale, gruppi di acquisto solidale...
    proposte per iniziare a reagire

    interviene
    Francuccio GESUALDI Coordinatore Centro Nuovo Modello di Sviluppo


    Francuccio Gesualdi, già allievo di don Lorenzo Milani, è fondatore e coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, l’organizzazione che ha introdotto in Italia il tema del consumo critico e che ha promosso campagne di pressione nei confronti di Nike, Chicco/Artsana, Chiquita, del Parlamento italiano per ottenere una legge sulla qualità sociale dei prodotti.

    Francuccio Gesualdi ha curato, per il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, i testi:
    Sulla pelle dei bambini (EMI),
    Lettera a un consumatore del nord (EMI),
    Geografia del supermercato mondiale (EMI),
    Sud-Nord. Nuove alleanze per la dignità del lavoro (EMI)
    Ai figli del pianeta (EMI),
    Lettera a un consumatore del nord (EMI),
    Guida al consumo critico (EMI),
    Manuale del consumo responsabile. Dal boicottaggio al commercio equo (Feltrinelli)
    Guida al vestire critico (EMI)


    a cura dell'Associazione Studentesca
    Centro Studi "G.Donati" - Bologna

    in collaborazione con
    Giovani Impegno Missionario
    Editrice Missionaria Italiana

    Scarica il volantino della conferenza (formato Acrobat, 29Kb)


    Martedì 23 Maggio 2006 - Conferenza
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    MARTEDI' 23 MAGGIO 2006 - ore 21 - Aula di Istologia - via Belmeloro 8 - Bologna

    AFRICA
    Il continente delle guerre dimenticate, dello sfruttamento e delle grandi speranze


    Marc KARANGAZE CEDIFOD - Rep.Centrafricana

    intervistato da

    Achille LODOVISI Ricercatore e redattore di “Guerre e Pace”



    MARC KARANGAZE
    Lavora a Bangui al Centro Papa Giovanni XXIII come Animatore Rurale.
    Nel tempo diventa Presidente Nazionale dell'Animazione Rurale Cattolica e controparte di riferimento per progetti di ONG italiane, tedesche, francesi, opera in seno alla Conferenza Episcopale Centrafricana come laico. Ha tenuto corsi per Volontari con la FOCSIV in Italia e in Africa Centrale.
    Alla fine degli anni 80 fonda CEDIFOD (Centro di Documentazione di Informazione e di Formazione per lo Sviluppo).
    Nel 2000 viene eletto portavoce di tutte le Organizzazioni non Governative della Repubblica Centrafricana. Tra le altre svolge attività nel gruppo che si è costituito per tentare una mediazione tra le parti politiche attualmente in guerra in Centrafrica.
    Il CEDIFOD si occupa di:
    - Sviluppare le competenze dei quadri delle strutture di appoggio al fine di garantire un accompagnamento efficace alla base.
    - Assicurare ai contadini (con la formazione, l’informazione e una riflessione comune) un transfert progressivo di conoscenze e di responsabilità al fine di portarli ad organizzarsi meglio, autogestirsi e prendere maggiori iniziative per promuovere da soli le imprese di sviluppo, progredire verso una migliore rappresentatività degli interessi del mondo rurale.
    - Sviluppare e favorire lo scambio tra le organizzazioni di base e i partner dello sviluppo a livello locale, nazionale e sotto regionale.
    - Formare, sviluppare e rafforzare l’autonomia e le capacità delle organizzazioni di base.
    - Favorire e rafforzare la nascita delle organizzazioni femminili e dei leader delle organizzazioni di auto - promozione in genere.
    - Sviluppare l’alfabetizzazione funzionale intensiva per rafforzare le capacità dei leader contadini.
    - Rafforzare la conoscenza e la gestione dell’ambiente (naturale, sociale, economico, culturale, tecnico e politico) nella popolazione.
    I campi di intervento di CEDIFOD sono: Agricoltura, Allevamento, Salute, Ambiente, Sviluppo locale e Risparmio e credito. CEDIFOD assicura la formazione dei contadini e dei quadri di intervento capaci di occuparsi, a diversi livelli, dell’azione da portare nei luoghi comunitari organizzati.
    CEDIFOD assicura la diffusione delle informazioni nel campo delle attività economiche, sociali e culturali suscettibili di contribuire allo sviluppo della Repubblica Centrafricana attraverso un bollettino tematico bilingue Sango-Francese. CEDIFOD conduce studi e ricerche nei diversi campi riguardanti lo sviluppo.

    ACHILLE LODOVISI
    Storico e geografo, si occupa da tempo di problematiche legate alla pace e al disarmo. In particolare, ha focalizzato la propria attenzione sullo studio dei dati relativi al commercio mondiale degli armamenti – con riferimento specifico alla realtà italiana – e sull’analisi delle trasformazioni in atto nei sistemi di conduzione della guerra. Collabora come ricercatore con l’Osservatorio regionale sull’industria a produzione militare dell’Emilia Romagna, con l’Osservatorio permanente sul Commercio delle Armi (Os.C.Ar.) di IRES Toscana (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) e coopera con diverse associazioni pacifiste.
    In qualità di esperto, ha partecipato inoltre a vari progetti di formazione dei caschi bianchi all’intervento civile nonviolento in zone di guerra, collaborando in particolare con l’Associazione Papa Giovanni XIII – Operazione Colomba e Beati i costruttori di pace.


    a cura dell'Associazione Studentesca
    Centro Studi "G.Donati" - Bologna

    in collaborazione con
    Giovani Impegno Missionario

    Scarica il volantino della conferenza (formato Acrobat, 29Kb)


    Venerdì 13 Ottobre 2006 - Conferenza
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    Quando offri un pranzo,
    non invitare i tuoi amici e fratelli, né i tuoi parenti,
    né i ricchi che abitano vicino a te;
    ma invita poveri, storpi, zoppi, ciechi,
    perché essi non hanno da ricambiarti.


    VENERDI' 13 OTTOBRE 2006 - ore 21 - Aula 1 - via Zamboni 34 - Bologna

    Alex ZANOTELLI

    commenta il Vangelo di Luca



    Si chiamava Florence.
    Mi ricordo. Era gia' quasi notte: ho messo il pane e il vino, il Vangelo, e poi avevo in mano un candela.

    Ho detto a Florence: "Per favore , accendi il cero."
    Lo ha acceso. Il volto di Florence si è illuminato, era una ragazza bellissima.
    Ma il volto era tutto chiazzato, Florence era nella fase terminale.
    Le ho chiesto: "Dimmi, Florence, ma chi e' Dio per te?"
    Lei, di botto, in swahili, mi ha detto: "Mungu ni mama", "Dio e' mamma"
    Sua mamma l'aveva abbandonata la sera prima: stava morendo sola come un cane.
    Ecco perche' eravamo andati da lei.
    "Posso farti una seconda domanda? Ma chi è il volto di Dio per te?"
    Lei e' rimasta lì in silenzio, per un minuto. Poi, improvvisamente, sul suo viso nasce un altro bellissimo sorriso: "Sono io il volto di Dio !"

    Sono questi i volti, sono i volti dei crocefissi con cui dobbiamo confrontarci.
    Non c'e' via di scampo. Non sono numeri. Sono volti.
    Sono volti come i nostri. Sono i volti di Dio.

    ALEX ZANOTELLI
    Nato a Livo (Trento) nel 1938, e' sacerdote comboniano dal '64, dopo aver completato gli studi di teologia negli USA. Partito missionario per il Sudan, dopo otto anni viene allontanato dal governo. Nel 1978 e' direttore della rivista Nigrizia: «...al servizio dell'Africa, "voce dei senza voce", per una critica radicale al sistema politico-economico del Nord del mondo che crea al Sud nuova miseria e distrugge i valori africani piu' belli, autentici e profondi».
    In questi anni, Zanotelli porta all'attenzione dell'opinione pubblica temi scottanti e pericolosi: il commercio delle armi, la cooperazione allo sviluppo affaristica e lottizzata, l'apartheid sudafricano. Nel 1987 - dopo polemiche e forti pressioni - lascia la direzione di Nigrizia ma il giornale, nelle mani dei successivi direttori e redattori, continua anche oggi continua a essere "voce dei senza voce". Per dodici anni la vita di Zanotelli trascorre a Korogocho, una delle tante baraccopoli di Nairobi.
    Da quando e' rientrato in Italia, Zanotelli testimonia a tutti la realta' dei poveri del Sud del Mondo. E' un punto di riferimento per i "movimenti" e per molti giovani; i suoi interventi sono oggetto di dibattito tra la classe politica e sui giornali.


    a cura del Centro Studi "G.Donati" - Bologna

    in collaborazione con
    Giovani Impegno Missionario

    Scarica il volantino della conferenza (formato Acrobat, 29Kb)


    Martedì 24 Ottobre 2006 - Conferenza
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    Se vogliamo sconfiggere il terrorismo dobbiamo smettere di essere terroristi.
    Le menzogne uccidono: ci sono le prove, le testimonianze, i documenti.
    Basta cercare.


    MARTEDI' 24 OTTOBRE 2006 - ore 21 - Aula di Istologia - via Belmeloro 8 - Bologna

    IL TERRORISMO DEI POPOLI

    Milioni di affamati, perseguitati, torturati, uccisi in Cecenia, Indonesia, Medioriente, America Latina e Africa.
    Le responsabilità nostre, della politica e dei mass-media.

    Carlo GUBITOSA Giornalista, scrittore, www.peacelink.it

    intervista

    Paolo BARNARD
    Giornalista, scrittore, RAI-Educational, autore del libro “Perchè ci odiano” - Rizzoli 2006

    Paolo Barnard e' stato corrispondente dall’estero collaborando con i maggiori quotidiani italiani. Ha realizzato per la trasmissione "Report" (Rai 3) inchieste dedicate alla globalizzazione, al terrorismo internazionale, alla new economy. Attualmente collabora con Rai Educational. Ha curato per la Bur il libro di Bartoccioni, Bonadonna e Sartori, Dall’altra parte.
    E' un attento osservatore degli effetti della globalizzazione e delle interpretazioni che ne vengono date dalla politica, dal "movimento", dalla gente comune.
    Carlo Gubitosa e' un giornalista freelance, collaboratore di Peacelink. Scrive su Carta e ha pubblicato diversi libri su informatica, diritto all'informazione e sul mondo di internet. E' stato testimone diretto del dramma della guerra cecena. L'ultimo suo libro si chiama "Elogio della pirateria - Manifesto di ribellione creativa"

    a cura del Centro Studi "G.Donati" - Bologna

    in collaborazione con
    Giovani Impegno Missionario
    Gruppo Prometeo
    Scarica il volantino della conferenza (formato Acrobat, 29Kb)


    Giovedì 9 Novembre 2006 - Conferenza
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    GIOVEDI' 9 NOVEMBRE 2006 - ore 21 - Aula di Istologia - via Belmeloro 8 - Bologna

    SCOMMESSA SUDAN

    La sfida della pace dopo mezzo secolo di guerra

    incontro con
    Mary James KUKU Monti Nuba
    Anna Maria GENTILI Africanista, Università di Bologna

    modera
    Bruna SIRONI Campagna Sudan - www.campagnasudan.it


    a cura di AMANI ONG onlus

    in collaborazione con
    Ass.ne Centro Studi Donati - Bologna
    Gruppo Prometeo

    Dal 16 al 24 Dicembre 2006 - La Tenda di Natale
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    In Piazza Ravegnana a Bologna (sotto le Due Torri) dal 16 dicembre 2006 e' allestita, la tradizionale
    TENDA DELLA SOLIDARIETA' DI NATALE
    tutti i giorni, tutto il giorno, fino al 24 dicembre.

    La "Tenda" organizzata dai ragazzi del Centro Donati rientrati dal viaggio universitario della scorsa estate, raccoglie offerte, contributi per finanziare un micro-progetto in Tanzania.
    Sono disponibili:
  • alimentari e artigianato del commercio equo e solidale
  • libri della EMI e altri riguardanti il Sud del Mondo
  • il calendario dell'associazione AMANI di Milano
  • calendari e materiale NATs
  • le Bandiere della Pace
  • strumenti musicali di tutto il mondo...


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